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La scuola è la prima grande palestra di vita: a scuola impariamo a relazionarci con gli altri, a gestire l’autorità e gli impegni. Molto più prosaicamente, a scuola fin da bambini passiamo una parte consistente della nostra vita; per un giovane omosessuale, o una lesbica, o un Transgender, come per tutti gli altri, questo è il luogo in cui si comincia a conoscersi e a crescere. E proprio a scuola tutti noi omosessuali, chi più chi meno, cominciamo a scontrarci con l’emarginazione, la derisione, il bullismo. Sono esperienze attraverso cui passano molte persone e che influenzano la vita futura, intervengono su come guardiamo noi stessi, sulla nostra autostima.
Quando siamo ragazzi siamo fragili più di altri, ed è proprio per proteggere questa fragilità che arcigay Cuneo, ora Grandaqueer, ha portato avanti un importante progetto di formazione degli insegnanti e degli operatori scolastici: il progetto Lunacek, nato secondo le parole della psicologa Elena Elia che ha contribuito a crearlo e ne è relatrice, per una “presa di coscienza che troppo poco si stava facendo, a livello politico, per il problema dell’omo e transfobia. in aumento casi di suicidio, violenze, bullismo nelle scuole e il silenzio delle istituzioni, il nulla a livello di scuola e istruzione. ci siamo domandati in che modo si potessero scuotere le coscienze”
Già molti insegnanti hanno aderito agli incontri di formazione, nella speranza, come dice il Formatore Fulvio Baralis di “stimolare curiosità ed interesse ideale e professionale al tema trattato nei fruitori di questo progetto, con la convinzione di dare un piccolo (una goccia nel mare), ma prezioso contributo alla crescita culturale del Paese in merito al “rispetto della persona nella sua integrità fisica, morale e spirituale.”
Noi volontari di Grandaqueer sentiamo personalmente il bisogno di dare delle possibilità in più a chi solo adesso si sta affacciando alla vita, perché possa essere più tutelato rispetto a tante altre persone che hanno dovuto superare momenti di bullismo con fatica e dolore. Come dice Simone Ballocco, presidente dell’associazione e parte integrante di questo progetto: “Siamo Fiduciosi del progetto e dei relatori, nella speranza che questo lavoro all’interno delle scuole possa veramente contrastare ed abbattere il bullismo in generale e soprattutto il bullismo omo-transfobico. I nostri volontari stanno facendo un ottimo lavoro e sempre più studenti ci chiamano per parlare di Noi, della nostra realtà, della Nostra associazione e soprattutto della nostra Storia, il progetto lunaceck insegnerà e spiegherà come trattare i casi di bullismo omo-transfobico e le loro vittime. Il tutto per un obbiettivo comune l’abbattimento al bullismo omo-transfobico, per esser veramente Noi stessi.”

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